Busche, 15 giugno 2022 – Il Formaggio Piave DOP è partner della 27° edizione della Sportful Dolomiti Race, Gran Fondo ciclistica internazionale, che si terrà domenica 19 giugno con partenza e arrivo a Feltre (BL).
La passione per le due ruote e lo spirito sportivo hanno spinto il Consorzio di Tutela del Formaggio Piave DOP ad essere presente con materiale informativo a questa importante manifestazione sportiva, dando la possibilità ad atleti e visitatori di conoscere il prodotto DOP di punta del Bellunese.
Sportful Dolomiti Gravel
Busche, 10 giugno 2022 – Inizierà domani, sabato 11 giugno, il nuovo importante appuntamento per gli amanti del cicloturismo, laSportful Dolomiti Gravel.
La manifestazione non sarà agonistica, quindi in classico stile gravel con timbri e il grande ristoro finale che darà il via alla festa del sabato sera. Valida alternativa alla Grand Fondo, si caratterizza per un percorso che valorizza il territorio delle Dolomiti con caratteristiche importanti di chilometraggio e altimetriche.
Il Consorzio di Tutela del Formaggio Piave DOP parteciperà con materiali informativi e promozionali.
Prosecco Golf Cup 2022
Busche, 03 giugno 2022 – Continua l’appuntamento del Formaggio Piave DOP con la “Prosecco Golf Cup 2022” , manifestazione iniziata ad Aprile e che si concluderà a Novembre nei più esclusivi Golf Club d’Italia.
Il Road Show è concepito come un grande stand dove si potranno degustare e apprezzare le eccellenze del territorio veneto (formaggi della tradizione, salumi, dolci tipici abbinati al Prosecco, attore principale della manifestazione sportiva). Il Consorzio di Tutela del Formaggio Piave DOP parteciperà con un corner allestito con materiali informativi e promozionali dove sarà possibile anche degustare il prodotto.
Il Piave DOP al Giro d’Italia 2022
Busche, 24 maggio 2022
Il Giro d’Italia quest’anno arriverà in provincia di Belluno la prima volta giovedì 26 maggio e tornerà sabato 28 maggio con la tappa Regina di questo giro: la Belluno-Marmolada , dove si scaleranno il Passo San Pellegrino, il Passo Pordoi e infine il Fedaia a quota 2057.
Il formaggio Piave DOP è presente in carovana in 10 tappe per distribuire ogni giorno, nelle 6-8 fermate previste lungo il percorso, gadget personalizzati e cartoline promozionale.
Tra le attività collaterali del Giro, il formaggio Piave DOP è stato presente con materiale promozionale all’attività per bambini “Lezioni del Bravo Ciclista“, svolta il sette maggio a Belluno. Un corner promozionale dedicato invece verrà allestito durante la Gincana rosa in piazza Duomo a Belluno venerdì 27 maggio.
Gare di orientamento targate FISO
Busche, 12 maggio 2022 – Il Formaggio Piave DOP sarà presente alle gare di orienteering che si terranno il prossimo weekend in Cadore.
L’appuntamento è il 13 al 15 maggio in Centro Cadore con il Campionato Veneto e Trentino night Sprint, della 2^ Coppa Italia Middle e della 3^ Coppa Italia Long al Monte Zucco.
Parma, 4 maggio 2022 – Assegnato al Consorzio Piave DOP il premio per la Miglior campagna stampa consumer Consorzi 2021
Sono stati proclamati oggi, nella cornice di Cibus (FiereParma), i vincitori della 14esima edizione dei Tespi Awards 2022. Organizzati da Tespi Mediagroup, premiano l’impegno delle aziende che si sono distinte nell’ideazione e realizzazione di attività di marketing e comunicazione nell’anno solare 2021.
La giuria, formata da 101 buyer di Gd e Do, normal trade e operatori del settore, ha premiato il Consorzio di Tutela del Formaggio Piave DOP nella categoria Miglior campagna stampa consumer Consorzi.
USA, Incoming Tour per scoprire l’origine del Piave DOP
Busche, 3 maggio 2022 – Buyer statunitensi in provincia di Belluno per scoprire le origine del Formaggio Piave DOP
La terza annualità della campagna “A perfect pairing Garda-Piave” è iniziata con l’incoming tour di 11 buyer statunitensi. Arrivati in provincia di Belluno domenica 1 maggio per scoprire l’origine e le caratteristiche del formaggio Piave DOP, ripartiranno il 4 maggio dopo aver visitato anche il CIBUS, Salone Internazionale dell’Alimentazione che si terrà da oggi al 6 maggio a Parma.
Protagonista della campagna, insieme al formaggio Piave, è il vino del Consorzio Garda DOC. L’obiettivo comune è di rafforzare la competitività del settore agricolo dell’Unione Europea, aumentando la conoscenza dei prodotti agroalimentari di qualità, in particolare del formaggio Piave DOP e dello spumante Garda DOC.
Concorso Gran Formaggiaio 2022
Il Cibus di Parma ospita il 6 maggio la prima edizione italiana del Concorso
La Guilde Internationale des Fromagers Italia, in collaborazione con Edizioni Turbo by Tespi Mediagroup e il supporto del Formaggio Piave DOP organizza la prima edizione italiana del concorso che decreterà il Miglior Formaggiaio d’Italia. La competizione sarà strutturata su una serie di prove che verteranno sulla competenza professionale, la conoscenza delle tecnologie casearie e del formaggio, la capacità del concorrente di selezionare i formaggi e valorizzare il comparto esercitando al meglio il mestiere di formaggiaio.
Max sfida alle calorie – Winter Edition sulle Dolomiti Bellunesi
Gambero Rosso Channel ha scelto le Dolomiti Bellunesi per la prima edizione di Max sfida alle calorie – Winter Edition. Il programma è un format del canale Gambero Rosso(Sky 133 e 415), primo canale italiano interamente dedicato al food & wine con un approccio differente al mondo dell’enogastronomia: unisce infatti autorità e professionalità alla crescente cultura popolare che si interessa sempre di più a questo settore.
Max sfida le calorieè una nuova serie pensata per dare consigli agli spettatori su come tenersi in forma divertendosi e su come mangiare sano con gusto, proponendo ricette light, ma succulente in funzione delle determinate tipologie di allenamento.
Ogni serie è composta da 8 puntate e viene adattata al contesto territoriale e alle tipologie di sport praticabili. Finora il format era stato registrato in versione solo estiva e per la prima edizione invernale, grazie alla rete della DMO Dolomiti, è stata scelta la provincia di Belluno: luogo ideale per unire enogastronomia e sport.
Max e la sua troupe sono arrivati lunedì 14 marzo. Ospiti della tenuta di Poggio Pagnan e di Casa Francescon. Si sono fermati 3 giorni a Borgo Valbelluna e nella cucina di Poggio Pagnan hanno preparato i piatti con le eccellenze del territorio. Mercoledì sera si sono trasferiti ad Alleghe dove la sinergia fra la Ski Area Civetta e il Consorzio di Alleghe ha coordinato la loro ospitalità e la pratica delle diverse attività sportive. Max, accompagnato da istruttori qualificati, si è cimentato in 8 sport differenti: ad Alleghe si è dedicato allo sci alpino, allo snowboard, alla camminata con le ciaspole, alla motoslitta, all’hockey e al pattinaggio di figura mentre in Val di Zoldo ha sperimentato lo sci di fondo ed il biathlon.
Le puntate di questo format hanno come protagonista Max Mariola, volto storico di Gambero Rosso Channel e personaggio molto amato e seguito sui social e sul web, che oltre essere uno chef conosciuto e conduttore di programmi di successo (“Max Cucina l’Italia”, “Una Sera all’Improvviso” e “I panini li fa Max”) è anche un grande cultore del fitness e del tenersi in forma. In questo nuovo programma Max prepara ogni mattina una colazione sostanziosa per avere le energie per scendere in pista e praticare uno degli sport invernali che ama. A fine giornata torna a casa e si mette nuovamente ai fornelli per gustare una meritata cena.
Un esempio? Colazione: pane tostato con il Pastin, il Piave fuso leggermente, un uovo e la bietola saltata in padella. Cena: agnello con la zucca, le castagne, le verdure all’interno cotto con la birra Pedavena doppio malto e accompagnato da broccoli affogati nella birra.
La preparazione di tutti i prodotti e la preparazione delle ricette è stata resa possibile grazie ad uno straordi- nario lavoro di squadra. La Coldiretti, con il vice direttore Michele Nenz, ha coordinato il coinvolgimento dei produttori e allevatori. Il Consorzio per la tutela del formaggio Piave Dop – grazie alla presenza della respon- sabile d.ssa Chiara Brandalise – ha contribuito all’ospitalità e ha fornito l’eccellenza del formaggio Piave pre- sente nei diversi piatti e nelle sue diverse declinazioni, la Cooperativa Valcarne (pastin, coniglio e salumi) e la Cooperativa la Fiorita (dall’orzo al pane) hanno aiutato la produzione Gambero Rosso ad acquistare i prodotti migliori. Dalla Troticultura Schiocchet è arrivato il salmerino alpino, da Giuseppe Scarton e Ornellio Masoch la ricetta del panino del Nevegal con il pane di mais sponcio fatto con i crostoli di polenta. Nei piatti non sono mancati i prodotti presidio Slow Food: il fagiolo gialet della Valbelluna consegnato a mano da Erica Moret e l’agnello dell’Alpago arrivato dalla Cooperativa Fardjma.
Il vino del territorio e la birra Pedavena hanno accompagnato i piatti.
La farina di mais sponcio è stata utilizzata per il pane e per altre preparazioni così come il Pom Prussian (mela autoctona), il miele DOP e i prodotti Bio di Lattebusche.
Ultimo dettaglio, ma importante da sottolineare: Manifattura Valcismon ha vestito con la linea Karpos Max Mariola rendendo la sua figura elegante in cucina e performante sulla neve.
Il programma girato adesso, andrà in onda nei mesi di novembre e dicembre 2022 (anche gennaio 2023) per promuovere il territorio e la vacanza sulla neve.
AFIDOP: NUTRI-SCORE INGANNEVOLE, PENALIZZA FORMAGGI DOP E SANA ALIMENTAZIONE
A 30 anni esatti dalla nascita del marchio DOP, l’etichetta a semaforo sui formaggi certificati rischia di affossare un settore che vale 4 miliardi di euro alla produzione e occupa 26mila operatori.
Auricchio (presidente AFIDOP): l’etichetta a semaforo disincentiva la dieta mediterranea, svilendo proprietà nutrizionali e immagine dei formaggi DOP.
Spaghetti al pomodoro senza parmigiano, insalata caprese senza mozzarella: la campagna social #ConIFormaggiDOPeIGP di AFIDOP e dei Consorzi di tutela dei formaggi italiani DOP per difendere 10 piatti simbolo della dieta mediterranea.
Luca Piretta: sì a educazione alimentare e consapevolezza nutrizionale, no a sistemi semplicistici o a un colore verde che danno l’idea di poter bere o mangiare a volontà un alimento.
Davide Oldani: Nutri-Score, un attacco ingiustificato a pilastri della cucina italiana che il mondo ci invidia.
Roma, 15 marzo 2022 – Un’etichetta mette a rischio i formaggi simbolo del Made in Italy alimentare, già alle prese con la contrazione dei consumi e con l’emergenza materie primeper l’alimentazione animale innescata dal conflitto in Ucraina. Tanto che non è più impossibile un domani dove una caprese sarà senza Mozzarella di Bufala Campana, uno spaghetto al pomodoro senza Parmigiano Reggiano, un risotto al radicchio e Gorgonzola… senza Gorgonzola. Piatti senz’anima e più “poveri” anche dal punto di vista nutrizionale, monchi delle DOP che il mondo ci invidia. E che entro un anno rischiano di sparire dalle tavole italiane (e non solo), se l’Unione Europea approverà l’etichettatura Nutri-Score.
Attraverso una campagna social che mette al centro 10 piatti iconici italiani “SENZA” in cui il formaggio è ingrediente distintivo, AFIDOP – l’Associazione dei Formaggi Italiani DOP con i Consorzi di Tutela dei formaggi a denominazione d’origine protetta motivano il loro No al Nutri-Score alla presenza delle Istituzioni. Per AFIDOP,l’etichetta a semaforo, attribuendo un colore “sfavorevole” a prodotti come formaggi, ne disincentiva il consumo e dà informazioni limitate e fuorvianti ai consumatori. Con buona pace della Dieta Mediterranea (la migliore al mondo nel 2022 secondo l’US News & World Report in una classifica di 40 stili di vita alternativi e dal 2010 Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO), che ha in questi alimenti un “ingrediente” fondante, da sempre.
È provato che il Nutri-Score disincentiva il consumo di alimenti raccomandati in una sana alimentazione e fondamentali in piatti iconici ed equilibrati se inseriti all’interno di un corretto stile di vita. Secondo un’indagine di Ipsos per l’Osservatorio Waste Watcher International, realizzata su un campione di 7 mila cittadini di Stati Uniti, Russia, Canada, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia, per 3 consumatori su 4 le informazioni nutrizionali in etichetta possono influenzare significativamente le scelte nel carrello e 4 su 10 cambierebbero i consumi in ragione dei colori apposti sulle etichette.
In particolare, tutti i formaggi portabandiera dell’Italia nel mondo finiscono nel mirino del Nutri-Score: Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Pecorino Romano DOP, solo per citarne alcuni, classificati perlopiù con il colore arancione e la lettera D – in una scala colorata, da verde scuro a rosso, e con delle lettere, da A a E, per indicare quanto un alimento sarebbe sano o da evitare.
“Diciamo no al Nutri-Score – dichiara Antonio Auricchio, presidente di AFIDOP – e alle etichette basate su quantitativi di riferimento scollegati dalle abitudini di consumo nella dieta quotidiana. Si tratta di strumenti fuorvianti che svalorizzano l’immagine delle DOP e disincentivano il consumo dei nostri piatti banalizzando i valori nutritivi dei nostri prodotti. Sosteniamo e promuoviamo informazioni corrette e complete al consumatore per una alimentazione sana ed equilibrata e proprio per questo ci uniamo a quanti, in Italia e in Europa, ritengono il Nutri-Score un sistema ingannevole per il consumatore ed esortano il decisore pubblico a fare muro contro l’attuazione di questa proposta”.
Gli fa eco il nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta: “La dieta è un comportamento complessivo che si tiene ogni giorno, tutti i giorni. Non è fatta solo di un cibo o di un colore verde che dà l’idea di poterne mangiare a volontà o di un colore rossa che fa apparire un determinato alimento come proibito. Sono l’educazione e la consapevolezza nutrizionale a fare la differenza. Etichette a semaforo, oppure con lettere apposte come un voto scolastico, basate su quantitativi di riferimento (100 grammi) scollegati dalla dieta e dalla porzione consigliata, fa notare Piretta, sono ingannevoli rispetto alla reale natura del prodotto singolo, e alle quantità effettivamente consumate. Ad esempio, la quantità di formaggio aggiunta a una ricetta può essere molto variabile a seconda del tipo di formaggio o della pietanza e quella di olio extravergine da 10 a 20 grammi. Per altri prodotti, come pizza o patate o frutta e verdura, la porzione è solitamente superiore a 100 grammi.”
Secondo Davide Oldani, chef stellato e Ambasciatore della cucina italiana nel mondo, “La cucina è armonia quando nutre e fa bene, è basata sulla stagionalità e sulla varietà, è amica del territorio e ne rispetta le radici culturali. I formaggi facevano parte della dieta dei nostri antenati e non dovrebbero mancare neanche in quella dei nostri figli. Dietro ogni formaggio DOP c’è un patrimonio enogastronomico fatto di tradizioni, persone, territori e clima unici al mondo per peculiarità. Penalizzando i formaggi certificati, il Nutri-Score mette a rischio ricette dove la presenza dell’ingrediente è caratteristica essenziale, sia a casa che al ristorante.”
Netta anche la posizione di Riccardo Deserti, Presidente di OriGIn, l’Organizzazione internazionale delle Indicazioni Geografiche: “I formaggi DOP sono la spina dorsale dei prodotti di qualità dell’agroalimentare italiano, ma il futuro dell’intero settore è a rischio. Senza il mais e il girasole dell’Ucraina, il mercato globale delle materie prime per la zootecnia è andato in crisi, con ricadute su tutta la filiera lattiero casearia italiana. C’è poi lo spettro della contrazione dei consumi: oggi a renderlo ancora più evidente nel nostro settore sono le conseguenze dirette del conflitto, il caro bollette e petrolio. Ma domani potrebbe arrivare anche il Nutri-Score, un sistema di etichettatura nutrizionale fuorviante che va bloccato prima di allontanare ulteriormente il consumatore dai formaggi e da altri simboli della dieta mediterranea.”
Se il Nutri-Score venisse approvato dall’UE, a farne le spese non sarebbe solo il consumatore, ma anche il Sistema-Paese. Secondo il rapporto Ismea-Qualivita, quello dei formaggi DOP/IGP è un comparto strategico del Made in Italy alimentare, con 55 prodotti caseari a denominazione e quasi 26mila operatori, che generano un valore di 4,2 miliardi di euro alla produzione, pari al 57% del comparto Cibo DOP IGP. Un modello che rappresenta una tradizione millenaria che nessuno in Ue riesce ad uguagliare, una filiera che le decisioni di Bruxelles mettono a rischio… a 30 anni esatti dalla nascita delle DOP e IGP.